Quando mi chiedono se io “faccio quella cosa per cui ti trovano su google” la mia prima reazione è contare fino a 100 e la seconda è cercare di non passare per il mago Merlino del web! Primo perché Mago Merlino direbbe “queste diavolerie moderne”, secondo, ma non meno importante, perché mi catapulterei volentieri a Honolulu come il personaggio de “La spada nella roccia” di Walt Disney!
Facciamo un po’ di chiarezza: questa cosa magica per cui si viene visualizzati su google (o su altri motori di ricerca) si chiama SEO, che sta per Search Engine Optimization che tradotto in italiano è ottimizzazione per i motori di ricerca!
Per SEO si intendono tutte quelle attività volte a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca (quali ad es. Google, Yahoo!, Bing, Yandex, ecc.) al fine di migliorare (o mantenere) il posizionamento nelle SERP (pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web).
Fonte Wikipedia – Articolo completo qui
Ecco qui un tipico esempio dei risultati di una ricerca Google. Ho cercato SEO.
La prima immagine che vedete mostra tutti i risultati degli annuncia a pagamento, ovvero tutti risultati della SEM, che in questo momento non ci interessano.
I risultati delle azioni svolte su un sito, per far si che esso sia ottimizzato per i motori di ricerca, sono quelli mostrati nelle due successive immagini.
In poche parole su quei siti che appaiono è stato fatto un buon lavoro.
Ovvero i contenuti di quel sito sono stati ben ottimizzati.
I risultati di queste ricerche si chiamano risultati organici, per differenziarli da quelli a pagamento!
Come si fa ad ottimizzare?
Si scrivono buoni contenuti (ma non solo) e si punta sulle parole chiave!
Quando i robot di google analizzeranno le vostre pagine “leggeranno” queste parole e altri indizi per capire se i vostri articoli gli “piacciono” oppure no!
Sono quelle parole che identificano l’argomento trattato e che vengono richiamate al momento dell’interrogazione della nostra ricerca su google.
Nel nostro caso la parola chiave è SEO.
Google analizza, scansiona, controlla che sia presente nei titoli delle pagine, nel corpo del testo, negli attributi alt delle foto, e riporta la sua scelta! Maggiormente saranno soddisfatti i suoi criteri, più in altro sarà visualizzato l’articolo.
I criteri con cui google giudica un sito, un contenuto, sono vari, ma si sta evolvendo sempre di più:
- affidabilità del sito
- contenuti
- corrispondenza dei contenuti con gli argomenti trattati
- velocità di risposta del sito
- adattabilità ai dispositivi mobili
Ecco perché fare una buona SEO non è semplice, né scontato. Non basta un click per scrivere dei contenuti buoni e per acquisire credibilità verso i motori di ricerca.
Bisogna avere una strategia come ad esempio puntare sulla geolocalizzazione per piccole e medie imprese, come possiamo leggere in questo articolo “Io voglio uscire per primo in prima pagina“.
Si tratta di un lavoro lungo e certosino che non dà risultati immediati ma che si vedono con il tempo.
Quindi quando fate una ricerca pensate che il risultato di quella ricerca sono ore di lavoro di qualcuno che ama e fa il proprio lavoro con dedizione e passione!